Lo propone il cuoco-oste Filippo La Mantia nel suo bistrot milanese in collaborazione con la cantine Ferrari. Lo sfincione ancora poco conosciuto fuori dai confini siciliani è proposto nella versione palermitana, bagherese e quadrata, quest’ultima alleggerita nell’impasto da Totò (Salvatore Trafiletti), pizzaiolo esperto che si è già fatto notare per le sue brioche, perfette per la granita siciliana.”Sono anni che sogno di portare il re del cibo siciliano di strada qui a Milano – dice La Mantia - i filetti di acciughe, il pecorino fresco, la ricotta di pecora, la mollica di pane, il caciocavallo grattugiato a scaglie… gli ingredienti che fanno parte dell’impasto mi riportano a casa, nella Sicilia che mi piace di più, quella che voglio condividere con i miei clienti. Lo sfincione è un racconto, iniziato tantissimi anni fa, fatto di fidanzamenti, feste popolari, strade e mercati, sagre e celebrazioni religiose». La tradizione narra infatti che siano state le suore del Convento di San Vito a inventare lo sfincione, nel cuore delle mura di Palermo tra il mercato del capo, la via Cappuccini e piazza Indipendenza. L’abbinamento con la freschezza delle bollicine del Trentodoc di Ferrari garantirà eleganza ed armonia. Un matrimonio perfetto e coerente per promuovere lo stile di vita italiano, valorizzandone le tradizioni anche in chiave innovativa: in questo caso unendo idealmente sud e nord, dal calore delle strade di Palermo alle fresche pendici dei monti del Trentino. La Sfincioneria è in piazza Risorgimento angolo via Poerio, 2/A a Milano.